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I colori accesi di Diffidate

Dopo il grigiore invernale un po’ di colore fa bene allo spirito e al nostro umore. In linea con le principali tendenze anche Diffidate propone nelle tute e nei pantaloni colori accesi come il verde prato o smeraldo, il blu elettrico, l’azzurro cielo e il fucsia shock.

L’abbigliamento acquista sprint e allegro, ma stanno bene a tutte questi colori così accesi?

  • Il verde prato o smeraldo. Tonalità dominante in natura, è il colore della vitalità, della speranza e della fertilità, e secondo alcuni studi di psicologia, chi lo indossa  ispira maturità e affidabilità; trasmette determinazione e fermezza di opinioni. Nella nuance accesa sta bene in modo particolare alle persone con la carnagione dorata o olivastra e alle bionde. Indossare una tuta di questo colore sicuramente indica un gran desiderio di relax e di bisogno di trovare l’armonia perduta
  • Il blu elettrico. Secondo colore primario, il blu è molto discreto e quindi risulta sempre molto facile da indossare e abbinare. E’ un colore prettamente freddo, ma questa primavera lo troviamo in tantissimi capi. Sta bene a tutte, dalle bionde color platino alle donne con capelli scuri, indipendentemente dalla carnagione. Per le amanti del blu, il pantalone con risvolto Diffidate esce dalla classica tonalità e dona un po’ di novità al guardaroba!
  • L’azzurro cielo. È considerato il colore del cielo sereno, e quando si parla di azzurro si intende una colorazione più intensa del celeste e più chiara del blu, detto anche turchino. Nell’ambito della divisione dei colori, l’azzurro è considerato un colore che appartiene alle categorie dei colori freddi. È simbolo di spiritualità, universalità, creatività, trascendenza, pacatezza, stabilità ed idealismo. Dona tranquillità e pace ai sensi, ha un effetto calmante e rilassante e sta bene sia alle bionde che a chi i capelli scuri.
  • Il fucsia shock. È un colore molto forte e deciso e quindi, spesso, non è molto amato dalle persone timide e riservate, che tendono a rifugiarsi in outfit dai toni meno appariscenti. Il suo carattere frizzante però gli permette di aggiungere sempre una nota allegra e spumeggiante ai look a cui si abbina: e questo è decisamente un punto a suo favore. A livello psicologico il fucsia è associato alla passionalità e alla determinazione; solitamente chi indossa questo colore audace non si cura dei giudizi altrui, e ama stare al centro dell’attenzione. Il suo carattere così marcato rende il fucsia un colore adatto a tutti. Sta bene a tutte le bionde e a quelle con capelli castano chiaro.

 

I nostri 3 comfy outfit per Natale 2021

Anche se quest’anno il Natale sembra partito in anticipo e molti già a novembre sono entrati in pieno clima festivo con luci e qualche addobbo, tutti ancora non sapremo come e se potremmo festeggiarlo. Nell’attesa che ci separa dal 25 però dobbiamo cercare di essere ottimisti e prepararci nel migliore dei modi come abbiamo sempre fatto, pensando ai nostri cari e indossando gli abiti che ci fanno sentire parte di questo periodo. Tutastyle ha elaborato 3 outifit  Diffidate proprio adatti alle feste all’insegna della comodita’.

1. Tuta in lurex

Il completo con parte frontale superiore e banda laterale del pantalone in lurex è la tuta davvero ideale per rimanere in casa in comodità senza rinunciare all’eleganza. Il lurex è un tessuto creato nel 1946 con fili metallici che dona brillantezza, ritornato di moda negli ultimi anni. Sta bene con tutto e si possono creare outfit sia per la sera che per il giorno. Per quanto riguarda il colore, Diffidate ha proposto quattro varianti verde, bordeaux, blu e nero. Per il periodo natalizio il verde e il bordeaux sono il top, ma se volete rimanere sul classico scegliete il blu e nero, comunque sia sarete sempre lucenti senza eccedere.

2. Pantalone con banda di paillettes

C’è poco da dire sulle paillettes, ormai cavalcano l’onda ad ogni stagione, piacciono sempre. Ancora di più quando sia avvicinano le feste, gli outfit di Natale hanno sempre qualche inserto o capo in paillettes, come gonne, abiti, borse e quest’anno perfino le scarpe. Il successo delle paillettes? Sono belle e da qualsiasi angolazione le guardi brillano e a noi piace brillare sempre. Oltre al classico nero e blu, Diffidate le ha accostate anche al grigio, l’effetto non è male ma forse rimane un pantalone più sportivo. Scegli una una banda in paillettes se hai un carattere poco estroverso, e se non vuoi eccedere troppo nei tuoi look.

3. Pantalone con banda filo di strass

Gli strass insieme alle paillettes si contendono il posto tra i lustrini, ma ho deciso di mettere questo pantalone in terza posizione per almeno un motivo. Gli strass devono piacere e bisogna essere una persona pronta a farsi notare, brillano di più non c’e’ niente da fare. In nero, blu, piombo e cammello, il pantalone Diffidate con questa scintillante banda e’ adattissimo al periodo natalizio.

Se stai ancora pensando a cosa metterai per Natale e le feste, e vorresti un look comodo ma allo stesso tempo elegante prova una delle nostre proposte!

Il pois dona a tutte e dura in eterno

Ogni anno soprattutto in estate, questa fantasia fa capolino fra i tessuti stampati. Micro o macro, a contrasto o in tinte pastello, il pois piace sempre.  Sarà che ci ricorda la gonna di Minnie e il travestimento preferito di quand’eravamo bambine, o gli abiti giocosi delle pin up degli anni ’50, ma nell’armadio di una donna troveremo quasi sicuramente un capo con i pois!

Il pois nel tempo

Nel Medioevo non esistevano tessuti a pois, perché non erano ancora state inventate macchine che disegnassero puntini equidistanti tra di loro. L’eventuale riproduzione irregolare di piccole macchie faceva pensare a malattie incurabili come la lebbra, il vaiolo o la peste, insomma erano considerati di cattivo augurio. E fu così per molto tempo fino alla fine dell’Ottocento, quando l’origine del tessuto a pois venne associata alla danza della polka, da cui deriverebbe il nome di polka dots, e pois in inglese. Poi il ballo passò di moda ma rimase la fantasia da indossare.

Negli anni ’30 raggiunge il suo apice, in formato micro su sfondi blu o neri, mentre negli anni ’50 diventa più giocosa e associata ad altri colori grazie alle pin up. Negli anni ’60 l’artista  Roy Linchtestein applicandoli sulla tela li trasformerà in pop.

Un successo dopo l’altro che rende questa stampa davvero intramontabile!

Le celebrities e i pois

La consacrazione della stampa a pois si deve a Coco Chanel negli anno ’20 e Christian Dior negli anni ’50. E’ perfetta per un look casual di giorno con i dots oversize o per un look più sofisticato e serale con i micro pois su sfondi scuri. E’ una fantasia così versatile che va bene per qualsiasi occasione, in camicette, abiti, gonne, ma anche in bretelle, cappelli e cravattini da uomo.

Nel ’35 Ginger Roberts sul set di Roberta consacra il pois a “must hollywoodiano”, rendendolo ancora più popolare.

Era un teenie  weenie yellow polkadot bikini, un minuscolo bikini a pois giallo indossato dalla protagonista dell’omonimo brano di Brian Hyland sulle spiagge degli anni ’60, ancor prima che la rivoluzione sessuale scoppiasse. Anche i costumi di scena delle Puppini Sisters, un gruppo vocale swing italo-inglese erano a pois, come quelli delle famose Pipettes. Indimenticabili le gonne a pois di Brigitte Bardot, i vestiti di Marylon Monroe icona di stile o la mise di Dita Von Teese regina del burlesque.

Anche ai giorni nostri le celebreties sfoggiano con naturalezza questa stampa. Kate Middleton in un elegante abitino dai maxi pois neri su fondo bianco, Chiara Ferragni con un mini dress estivo o la Bellucci con un sexy abito lungo a pois avvitato. Tutti pazzi per i pois, infondo “perché il pois è il motivo più pop di tutti, dona a tutte e dura in eterno”.

I dots di Diffidate

Anche a Diffidate piacciono tantissimo i pois, infatti ogni primavera – estate li ripropone! Lungo, pinocchietto e bermuda nel cotone super leggero estivo. Il micro pois bianco su sfondo nero, blu e da quest’anno anche rosa è sempre un successo ma soprattutto fa pensare al mare e alla vacanza.

Allegro e giocoso nei pinocchietti e nei bermuda, più serioso nel lungo, anche Diffidate è riuscita a creare con una stampa un look versatile dall’aperitivo alla passeggiata in spiaggia, dall’outfit estivo comodo per l’ufficio alla spesa di corsa al supermercato. Il pois sta bene sempre!

 

Primavera a colori

I colori accesi e il pastello mood dominano la primavera 2021.

Nello sporty style emerso l0 scorso anno, ora definitivamente consacrato, e negli abiti eleganti le nuances colorate esplodono donando allegria e sprint alla stagione dove tutto ritorna a risvegliarsi e continua a vivere.

Ma vediamo quali sono le tonalità pastello di tendenza, da indossare da sole o in un mix multicolor,  e quale potrebbe essere la nostra preferita.

ROSA BABY

Il rosa è  per eccellenza il colore della femminilità e dell’eleganza. Per la primavera questa tonalità declina verso le sfumature del baby, su blazer e gonne midi anche plissettate. In passerella Lorenzo Serafini per Philosophy propone un abito rosa voile con gonna plissé e fiore centrale, mentre Chloé sceglie un gioco di asimmetrie e un colore che sia avvicina più al pesca.

L’AZZURRO LIGHT

Questo è l’altro grande protagonista della P/E 2021! Sta bene a tutte, bionde e more, e dona quell’effetto di dolcezza e raffinatezza allo stesso tempo. Un cardigan o una gonna plissé non devono mancare se questa tonalità si avvicina al tuo essere.

IL LILLA

Il lilla è il colore del momento, spopola in tutte le collezioni. Il viola chiaro è luminoso, e indica proprio il risveglio dell’anima come succede in primavera dove tutto riprende a fiorire. Così il nostro abbigliamento ha bisogno di riprendere vita, di lasciarsi alle spalle i grigiori invernali. Una camicia con volant lilla è il capo giusto per iniziare una nuova stagione come ci presenta Zara.

IL VERDE SALVIA

Forse al primo sguardo potrebbe non piacervi, ma il verde salvia nella sua declinazione chiaro è un altro must have della P/E 2021. E’ un richiamo alla natura e dona un gran senso di relax. Un vestito di questa nuance sarà perfetto per un matrimonio.

LA PALETTE PASTELLO DI DIFFIDATE

Anche Diffidate si è lasciata trasportare dalle tendenze più cool primaverili e ha sfoggiato una linea di tute con cappuccio e pantaloni con elastico arricciato in vita e in fondo color lilla, rosa antico e verde pastello. A questi colori si aggiunge l’acceso fucsia, l’immancabile bianco e il serioso blu. E’ una parte della collezione P/E 2021 Diffidate super nuova sia per colori che per vestibilità. Rispetto alle altre tute questa cade in modo molto morbido sia nei pantaloni che nel giubbino in perfetta sintonia con la tendenza street style che imperversa quest’anno.

La tuta, invenzione tutta italiana

Con il lockdown e la chiusura spesso forzata in casa, abbiamo riscoperto l’abbigliamento comodo.  A volte è stato sinonimo di trascuratezza, ma con qualche piccolo accorgimento e scegliendo gli articoli giusti forse si può essere comfy e trendy allo stesso tempo anche con una tuta. Vi siete mai chiesti chi ha inventato la tuta?

La tuta eversiva dei futuristi

Nasce proprio così il concetto di tuta ed è un orgoglio tutto del bel paese. Furono il movimento futurista italiano nel 1919 e la genialità di due fratelli fiorentini a creare questo capo, proprio per protestare contro i valori borghesi e altisonanti del primo dopoguerra. Le prime tute erano semplicissime, un unico pezzo di cotone con sette bottoni, una cintura e con pochissime cuciture.

Adidas e la tuta da ginnastica

Si deve però ad Adidas nel 1967 la produzione di quest’abbigliamento e l’introduzione della tuta da ginnastica, come la concepiamo oggi composta di giacca e pantaloni, da utilizzare prima e dopo l’attività sportiva. In pochi anni diventa un vero fenomeno culturale. Il velour elastico, un tessuto simile al velluto, realizzato con la lana e cotone, rende questo capo adatto per gli spazi interni ma anche per stare fuori casa. In più la tuta da ginnastica diventa sempre più popolare grazie a Bruce Lee che sul grande schermo indossa il primo modello Adidas, una tuta gialla a strisce nere.

La tuta-mostro

Negli anni ’80 l’uso di materiali avveniristici come il Gore-tex o il Sympatex hanno permesso la produzione in massa di capi sportivi, realizzando la cosiddetta  “shell suit“, la tuta- mostro. Un connubio tra fitness e cultura pop che ha dato vita al peggior fashion item della storia.

Sportwear e musica

Negli anni ’90 la tuta sportiva è il capo di ballerini o fanatici del tapis roulant, ma viene anche inserito nelle collezioni degli stilisti. Sarà soprattutto la musica, l’hip-hop e il pop-rock, a fare suo questo abbigliamento mixando capi firmati e parti della tuta, creando delle vere e proprie tendenze e stimolando l’industria della moda a produrre capi sempre più adatti a questi stili, basti pensare alla breakdance.

Gli anni 2000 consacrano la tuta

La tuta ha avuto un’escalation impressionante negli ultimi vent’anni e ultimamente grazie alla spinta della pandemia da Covid-19.

Indossata da celebrità che si fanno paparazzare con quest’abbigliamento, anche gli stilisti introducono la tuta nelle loro sfilate. Il muro tra casual e alta moda ormai è abbattuto, e la tuta è utilizzata anche in ambienti formali. Nascono linee super fashion sportwear come Supreme, Ape, Stone Island…e colossi dell’abbigliamento sportivo collaborano con stilisti, tra le più famose collaborazioni Fenthy per Puma o Adidas per Kolors. Insomma un panorama davvero ampio che ha fatto apprezzare sempre di più questo capo comodo, che può diventare estremamente fashion.

E oggi più che mai con la situazione che stiamo vivendo, la tuta e l’abbigliamento comodo sono entrati prepotentemente nella nostra quotidianità. Come si poteva stare chiusi in casa con tacchi, gonne plissé  e camice svolazzanti? Certo mai rinunciare alla femminilità, ma con una tuta o un pantalone Diffidate questo lato di sicuro non è mancato. Glitter, borchiette, paillettes, stampe, tagli di pantaloni accuratamente studiati, tutto per essere comode in primis ma anche trendy, per rimanere in casa in modo curato ma anche per uscire ed essere sempre al top!

 

 

 

Shopping natalizio 2020

L’atmosfera non è delle più serene e si respira nell’aria, più che un clima natalizio, un desiderio di voler dare a questi giorni un senso di normalità ed è così che quest’anno è iniziato lo shopping natalizio.

Secondo un’analisi effettuata da Google, con dati provenienti dagli Stati Uniti, la pandemia ha incoraggiato gli acquisti di regali legati alla quarantena, allo smart working e alla distanze sociale. Vediamo di seguito quali sono le tendenze negli acquisti per questo strano Natale 2020.

Prodotti per la cura della persona

L’isolamento che abbiamo dovuto attuare, e che ancora stiamo praticando seppur in maniera più blanda, sembra che ci abbia reso consapevoli che a causa dei ridotti rapporti sociali ci stavamo imbruttendo e così siamo dovuti correre ai ripari. Infatti i prodotti per la cura di sé hanno avuto un incremento del 250% rispetto allo scorso anno, in particolare creme, massaggiatori e strumenti per la piega dei capelli.

Tecnologia e fitness

Come c’era da aspettarsi la tecnologia è sempre ai primi posti, soprattutto con l’aumento del lavoro da casa, della didattica a distanza e del digitale in tutti i campi. Parliamo di acquisti legati agli smartphone, ai computer, ai tablet e in generale a tutti gli accessori utili per essere connessi in modo efficace. Anche l’acquisto di attrezzatura per il fitness ha avuto un incremento del 115%.  Sicuramente la chiusura ad intermittenza di impianti sportivi o di periodi più o meno lunghi di reclusione hanno fatto muovere questo settore dagli acquisti più tecnologici, come la Nintendo Switch al più classico con tapis roulant e cyclettes.

Oggetti d’arredo e da cucina

Se dobbiamo stare in casa tanto vale renderla il più possibile confortevole e bella. Così l’acquisto di oggetti d’arredo è sempre molto richiesto, come l’acquisto delle pentole ha avuto un incremento del 30%. Giustamente durante il lockdown siamo diventati tutti cuochi pluristellati e quale regalo migliore quest’anno per incoraggiare quest’attitudine?

Abbigliamento comodo e sportivo

Tra regali più acquistati c’è anche l’abbigliamento comodo, sportivo ma non solo. Stare molto in casa per studiare o per lavorare, l’isolamento e la riduzione dei contatti sociali hanno favorito l’acquisto di tute e pantaloni comodi. Ad esempio c’è stato un incremento di tute in caldo cotone come quelle di Diffidate o di pantaloni stampati in tessuto bielastico, che uniscono la praticità e le ultime tendenze nel campo dello sportswear. Anche il pile è molto apprezzato soprattutto quando fantasie floreali e maculate creano morbide coccole trendy. Insomma se proprio dobbiamo stare in casa, non rinunciamo allo stile purché sia comodo!

Alla fine anche se questo sarà un Natale strano, e lo festeggeremo con pochi o nessun parente, il regalo più bello sarà quello di essere qui a farci dei regali!

Pantalone in caldo cotone: come lavarlo?

Ma si staccano? Questa è una delle domande che mi fate più frequentemente, soprattutto quando vedete le applicazioni di strass o di glitter. Allora cerco di darvi qualche consiglio che io stessa cerco di seguire, anche se a volte la fretta e la marea di impegni possono essere un impedimento ad essere una brave “azdòrina” di casa, come si dice qua in Romagna!

CHE DISASTRO I PELUCCHI!

Il pantalone in caldo cotone ha una felpatura interna per renderlo tale, altrimenti di parla di cotone primaverile-autunnale. A volte questa felpatura è più o meno spessa dipende dal colore e dalla stampa, ma nell’80% dei casi rilascia dei pelucchi. E’ del tutto normale, non è sinonimo di qualità scadente, semmai il contrario. La felpatura a contatto con la pelle si stacca e si arrotola. Lo so, è fastidioso vedere volare qualche pelucchio in giro per casa, ma a forza di lavarlo la felpatura diminuisce.

SEGRETI DELLA NONNA … O QUASI

Il consiglio è di lavarlo a rovescio fin dal primo lavaggio a basse temperature, non più di 30°, più lavate il vostro pantalone e più la felpatura si assottiglia continuando a tenere caldo. Se volete mantenere bello il capo anche nel tempo sarebbe meglio usa una centrifugazione bassa o assente, ed evitare l’uso dell’asciugatrice. Lo so oggi non ne possiamo a fare meno in inverno e per il fatto che siamo sempre di fretta non abbiamo il tempo di asciugare i panni, ma a lungo andare questo elettrodomestico rovina i capi. Lo stesso discorso vale se sono presenti bande con strass, paillettes o borchiette. Non vi dico di lavarlo a mano anche se qualche signora ancora lo fa, ma di avere qualche semplice accortezza.

Un discorso a parte merita l’uso di smacchiatori.
Non usate nulla a base di cloro o che sia aggressivo, a volte basta un po’ di detersivo dei piatti sulla macchia, effettuare il lavaggio e viene via tutto. Bisogna prestare particolare attenzione soprattutto nei pantaloni stampati, perché applicare un prodotto non idoneo e strofinare può compromettere il disegno stampato.

Allora vi sono stata utile? Se avete riscontrato altri problemi o avete delle domande in merito al lavaggio di un capo Diffidate scrivetemi in email ad info@tutastyle.it!

Tutastyle, lo stile comodo per tutte le taglie

Quante volte abbiamo pensato che la comodità, parlando di abbigliamento, fosse scivolare da quel vestito, scendere dai tacchi e infilarsi in un pigiama o in una tuta? Penso che almeno una volta al giorno lo pensiamo tutte. Quello che indossiamo esprime quello che siamo e quello che sentiamo in un determinato momento della giornata, in un particolare momento della nostra vita.

Ma cos’è la comodità?

La comodità è tutto ciò che rende piacevole lo svolgimento di un’attività o la permanenza in un luogo. In termini di vestiario è quello che ci fa sentire bene, un capo nel quale ci sentiamo a nostro agio. Poi è tutto soggettivo, e una donna può sentirsi comoda anche con una gonna e una camicetta! Ma certi tessuti sono sicuramente più confortevoli di altri, come il cotone, e donano alla nostra pelle sensazioni più rilassanti. L’idea di infilarsi in una tuta o indossare un pantalone della tuta corrisponde all’idea più comune di comodità.

Stile e comodità

Si può essere comodi con stile? A dir il vero non saprei, ma di sicuro si può avere uno stile comodo, che corrisponde a un modo di essere ed è un elemento del tutto personale. Diffidate cerca proprio di coniugare questi due aspetti, di sicuro un pantalone della tuta non sarà stiloso, ma può essere il tuo stile, grazie alla rielaborazione dei particolari di tendenza che rendono il capo trendy, ma sempre fondamentalmente comodo. Così nascono le bande fatte di paillettes, luccicose con glitter o grintose con borchie, oppure le stampe con i microquadretti Vichy o con i senza tempo “spigati rivisitati”.

Il comfort a portata di tutte

Non c’è un limite di taglia per la comodità. I pantaloni e i giubbini Diffidate vestono tutte le taglie, dalle minute alle più curvy, offrendo una vestibilità di cui non ci si scorda. Stanno bene a tutte le donne che vogliono essere pratiche, comode e al tempo stesso ben vestite. Da cosa deriva questa comodità? Dal cotone lievemente elasticizzato di qualità e da un’attenta lavorazione dei tessuti, dal taglio alle cuciture, dalla produzione tutta made in Italy.

Ultime tendenze Diffidate Summer

Diffidate per l’estate propone sempre dei modelli che si adattano alle tue esigenze. Realizzati in cotone super leggero e fresco con

  • Bermuda e pinocchietti stampati lunghi fino al ginocchio o al polpaccio con microstampe a fiori e rombini, e millerighe, che fanno sempre estate
  • Pinocchietti e pantaloni modello jeans in cotone ultra leggero
  • Pantaloni in cotone leggero stampati per look sempre ultra comodi

La moda è fatta anche di questo, di chi segue alla lettera le tendenze che le passerelle ci propongono, ma anche di chi si crea la sua moda, il suo stile e segue il suo essere, ed è libero di scegliere al di fuori dagli schemi.

L’idea fresca per l’estate: il pinocchietto

Creato dalla stilista Sonja De Lennert nel 1948, il pinocchietto venne consacrato da Jacqueline Lee Bouvier, meglio conosciuta come Jackie , moglie prima del presidente degli Stati Unite J.F. Kennedy e poi di Aristotele Onassis. Grazie a lei, icona della moda e della femminilità, questo tipo di pantalone inizia a diffondersi. Se ne innamora Brigitte Bardot e Audrey, che lo indossa nella celebre scena del ballo parigino in “Funny Face”.

Il pinocchietto ha come caratteristica principale una lunghezza più o meno variabile che arriva a metà polpaccio, lasciando scoperta la caviglia. Indossarlo e abbinarlo non è sempre semplice, ma nel giusto modo diventa un capo davvero easy e che sa tanto di estate!

Pantaloni Capri

Il nome è in onore di Jackie, che amava passare le sue vacanze nell’isola azzurra, e passeggiare indossando questi pantaloni chiamati anche “hightwater” (con “l’acqua in casa“). Aderenti fino a metà polpaccio e oltre, donano soprattutto alle minute e l’ideale è indossarli con una ballerina o con una zeppa.

Pinocchietti

Sono i cugini del pantacapri . La lunghezza di solito è sotto al ginocchio e possono essere aderenti o larghi. Nella seconda versione sono molto sportivi non slanciano e penalizzano tutti i tipi di fisici.

Un capo passepartout

Il pinocchietto Diffidate, realizzato in fresco cotone, è il compromesso ideale per un look casual e comodo. Con spacchetto o con risvoltino, ha una lunghezza fino a metà polpaccio, non eccessivamente aderente sta bene a tutte, dalle più minute alle over. Abbinalo con

  • una maxi maglia a righe per essere comoda
  • una casacca con cintura per il lavoro
  • un mini abito per essere super trendy

…e ai piedi?

Se vuoi slanciare il tuo fisico opta per un sandalo con la zeppa, ma il pinocchietto sta bene con

  • ciabatte dal fondo in sughero, tipo Birkestock, in nero opaco o nei colori metallici dell’argento/oro/bronzo
  • sandali intrecciati con fondo in gomma
  • sneakers basse, tipo Vans o Adidas sono il top.

E a te il pinocchietto piace? Certo che quando fa caldo quei 20 cm di gamba scoperta sembrano proprio importanti, senza rinunciare a coprire inestetismi e gambe non proprio perfette!?

Cambia il clima: più caldo, più cotone

I ghiacciai si stanno sciogliendo ad una velocità impressionante, le precipitazioni hanno un andamento variabile e i fenomeni estremi sono sempre più frequenti.

Il cambiamento climatico interessa ormai tutto il mondo e anche le zone temperate si trovano a dover affrontare temperature stagionali al di sopra della media. Fa sempre più caldo, non solo in estate e anche il modo di vestirsi sta cambiando. L’uso di abbigliamento pesante è sempre più ridotto ad una manciata di settimane invernali, mentre la richiesta di cotone è presente durante tutto l’anno.

Il tessuto in cotone al 100% o con una percentuale minima di elastan risulta il migliore perché è una fibra naturale e per chi soffre di dermatiti allergiche è l’ideale. Inoltre con l’aumento delle temperature, altri tessuti, pesanti o sintetici, provocano un ulteriore fastidio sulla pelle se fa troppo caldo.

Diffidate propone un vasto assortimento di articoli in cotone primaverile-estivo particolarmente apprezzati in tutta Italia.

PANTALONI

  • Basici a tinta unita. Li trovi nei classici colori blu, nero e bianco o nei nuovi colori come il tabacco, il verde salvia e il ghiaccio.
  • Bande laterali. Ormai Diffidate è specializzata nel proporre pantaloni con l’applicazione di bande laterali sempre nuove e in linea con gli ultimi trend. Borchie, brillantini, strass nei colori primaverili-estivi ti stupiranno.
  • Stampe micro e poco evidenti che ad ogni stagione si rinnovano e rendono il tuo pantalone particolare ma senza esagerare.

TUTE

La tuta in cotone è un must di Diffidate. Quest’anno la collezione propone dei completi con bande singole o doppie di brillantini lungo il giubbino e nella parte laterale del pantalone. I colori oltre al classico blu e nero spaziano dal tabacco (una new entry) al verde per essere super comode ma sempre con una certa eleganza!

Non rimane che fare un giro su Tutastyle per trovare una soluzione adatta ai tuoi gusti e per essere comoda in ogni situazione!